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  • Immagine del redattoreAM.SA s.r.l.

FOCUS NORMATIVO GENNAIO 2024


AMBIENTE


«Decreto sulle Comunità energetiche rinnovabili e dell'autoconsumo»


È stato pubblicato, sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell'autoconsumo diffuso in Italia.

Il decreto è entrato in vigore il 24 gennaio 2024 a tutti gli effetti. Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell'ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall'approvazione delle regole.



SICUREZZA SUL LAVORO


«Certificazione di contratti per l’adibizione a lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento»


L’Ispettorato nazionale del lavoro, con nota n. 694 del 24 gennaio 2024, chiarisce qualche punto in ordine alla certificazione delle imprese per i lavori “in ambienti sospetti di inquinamento di cui agli articoli 66 e 121 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e negli ambienti confinati di cui all'allegato IV, punto 3, del medesimo decreto legislativo” (art. 1, comma 2).





SICUREZZA DI MACCHINARI


«Buone pratiche per l’utilizzo sicuro dei carrelli elevatori»

Il documento redatto dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia è una sintesi delle buone pratiche sull’uso sicuro delle macchine nel settore metalmeccanico, sviluppata in linea con gli obiettivi del Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025.

Il documento è stato redatto con la collaborazione dei membri del Gruppo Tecnico Regionale “Macchine e Impianti” e i contenuti sono stati condivisi con le associazioni datoriali. L’obiettivo principale è fornire indicazioni utili per valutare i rischi legati all’uso delle macchine nei siti produttivi, dalla scelta delle attrezzature fino alla loro dismissione, e per garantirne nel tempo un utilizzo sicuro.

I contenuti di questo lavoro saranno diffusi alle aziende, con particolare attenzione alle piccole e micro imprese, secondo un approccio di orientamento di equità.



SICUREZZA


«Indicazioni operative per l’utilizzo del  sistema  di  allarme  pubblico IT-Alert»


Sul sito web del Dipartimento della Protezione Civile è stato pubblicato il decreto del Capo Dipartimento del 19 gennaio 2024 che stabilisce le indicazioni operative per l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-Alert da parte del Sistema nazionale di protezione civile, una tappa importante nel percorso verso la piena operatività del sistema.

Le  indicazioni  operative  sono finalizzate a definire l’utilizzo di IT-Alert per il rischio di maremoto generato da un sisma, di collasso di una grande diga, di attività vulcanica relativa ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, di incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica e di incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso).

Sono in corso di elaborazione indicazioni operative per le precipitazioni intense.


«Analisi e indicazioni per l’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando delle macchine»


Sul sito web di INAIL è stato pubblicato SICUREZZA E INCLUSIONE, un volume sull’analisi e indicazioni per l’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando delle macchine.

Il decreto legislativo 81/2008 prescrive che le informazioni, le segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e soprattutto richiede la comprensibilità del segnale come requisito di sicurezza da soddisfare.

Pertanto, nel processo di valutazione dei rischi vanno individuati anche i potenziali rischi connessi con la presenza di barriere di diversa natura che possano in qualche modo ostacolare o rendere difficile l’interazione con l’ambiente di lavoro, la postazione, l’attrezzatura di lavoro, aumentando la fatica fisica o mentale che può essere causa di infortunio.

Il documento mette a fuoco le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per i lavoratori che, soprattutto negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.



ANTINCENDIO


«Progettazione delle strutture in calcestruzzo - parte 1-2: progettazione strutturale antincendio (EUROCODICE 2)»


Sul sito web di UNI è stata pubblicata l'edizione aggiornata della norma UNI EN 1999-1-2:2024 - PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO - PARTE 1-2: PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO (EUROCODICE 2) che definisce i criteri di progettazione di strutture in calcestruzzo nella situazione eccezionale di esposizione al fuoco.

La norma si applica alle strutture in calcestruzzo che svolgono una funzione portante e/o di separazione e fornisce i principi e le regole di progettazione di strutture che devono soddisfare requisiti specifici di resistenza al fuoco in relazione ai livelli di prestazione.

I metodi indicati nel presente documento sono applicabili al calcestruzzo di peso normale fino alla classe di resistenza C100/115 e al calcestruzzo leggero fino alla classe di resistenza LC50/60.Il documento si applica alle strutture che rientrano nel campo di applicazione della prEN 1992-1-1.

Oltre alle ipotesi generali della prEN 1990, si applicano le seguenti ipotesi:

  • la scelta dello scenario d'incendio di progetto è effettuata da personale qualificato ed esperto oppure è dettata dalla normativa nazionale pertinente;

  • qualsiasi misura di protezione antincendio presa in considerazione nel progetto dovrà essere adeguatamente preservata e mantenuta.



«Progettazione delle strutture di alluminio contro l’incendio (EUROCODICE 9)»


Sul sito web di UNI è stata pubblicata l'edizione aggiornata della norma UNI EN 1999-1-2:2023 - PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE DI ALLUMINIO - PARTE 1-2: PROGETTAZIONE STRUTTURALE CONTRO L'INCENDIO (EUROCODICE 9), che definisce i criteri di calcolo della resistenza all'incendio delle strutture di alluminio in situazioni eccezionali di esposizione al fuoco.

La norma riguarda i metodi passivi di protezione al fuoco delle strutture in alluminio e deve essere utilizzata unitamente alla UNI EN 1991-1-2, che concerne le azioni termiche e meccaniche sulle strutture esposte al fuoco e considera gli effetti termici conseguenti ad azioni termiche nominali o definiti mediante modelli fisici di azione.



«Proroga antincendio gallerie ferroviarie»

L'art. 8 del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 (decreto milleproroghe) ha prorogato al 31 dicembre 2024 il termine per completare i lavori di adeguamento delle gallerie ferroviarie in esercizio, indicati dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 ottobre 2005, che comprende anche aspetti di sicurezza antincendio.

La proroga è motivata dalla necessità di omogeneizzare la normativa nazionale con quella dell'Unione europea in materia di requisiti di sicurezza delle gallerie del sistema ferroviario. E' prevista quindi l'approvazione di apposite linee guida finalizzate a garantire un adeguato livello di sicurezza ferroviaria mediante specifiche prescrizioni tecniche di prevenzione e di protezione. Le gallerie ferroviarie di lunghezza superiore a 2.000 metri costituiscono l'attività n. 80 del D.P.R. 151/2011.

Il decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023.


«Pubblicata la nuova edizione della norma»


Pubblicata la nuova edizione 2024 della norma NFPA 101 LIFE SAFETY CODE, che affronta i requisiti minimi di progettazione, costruzione, funzionamento e manutenzione degli edifici necessari per proteggere gli occupanti dell’edificio dai pericoli causati dal fuoco, dal fumo e da vapori tossici.

La norma NFPA 101 LIFE SAFETY CODE stabilisce criteri minimi per la progettazione delle vie di uscita in modo da consentire l'esodo degli occupanti dagli edifici o in aree sicure all'interno degli edifici e tratta anche le caratteristiche e i sistemi di protezione, i servizi dell'edificio, le caratteristiche operative, le attività di manutenzione e altre misure di sicurezza aggiuntive per raggiungere un livello di sicurezza accettabile per le persone esposte al fuoco.

Il Capitolo 7 della norma NFPA 101 LIFE SAFETY CODE è stato utilizzato come riferimento per la stesura della sezione S.4 Esodo del Codice di prevenzione incendi.


«Metodologia per la progettazione delle prove di evacuazione»


Sul sito web di ISO è stata pubblicata la nuova edizione della SPECIFICA TECNICA ISO/TS 17886:2024 - INGEGNERIA DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO - PROGETTAZIONE DELLE PROVE DI EVACUAZIONE

Il documento specifica una metodologia per la progettazione delle prove di evacuazione per raccogliere dati sull'esodo per i seguenti scopi:

  • per l'uso nell'ingegneria della sicurezza antincendio;

  • per confrontare diverse prove di evacuazione realizzate in diverse condizioni;

  • per lo studio di una o più variabili;

  • per le procedure e la formazione sulla progettazione della sicurezza;

  • per valutare i piani di evacuazione;

  • per ridurre l'incertezza sui risultati;

  • per verificare la pertinenza delle misure preventive attuate prima e dopo la progettazione dell'edificio;

  • per perfezionare i parametri di input del software e renderli più realistici;

  • per confrontare i risultati ottenuti con diversi software;

  • per la verifica e la validazione dei modelli di evacuazione, ad esempio ISO 16730-1.

Il documento espone le variabili per una prova di evacuazione, inclusa la geometria di un ambiente, le condizioni di illuminazione e ambientali, le caratteristiche degli occupanti, il segnale o l'allarme utilizzato, considerazioni sull'impiantistica e sulla sicurezza.

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