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  • Immagine del redattoreAM.SA s.r.l.

FOCUS NORMATIVO LUGLIO 2024


AMBIENTE


«Raccolta rifiuti organici: Interpello Legambiente al MASE»

Con l’interpello ai sensi dell’articolo 3-septies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Chiarimenti sull’applicazione dell’articolo 182-ter del D.lgs. 152/2006 in materia di rifiuti organici, Legambiente ha posto un quesito al MASE.

QUESITO

Con l’istanza di interpello ambientale presentata ai sensi dell’articolo 3-septies del D.lgs. n.152/2006, l’associazione Legambiente ha chiesto alcuni chiarimenti in merito all’articolo 182-ter del D.lgs. n.152/2006 e, in particolare, “se la mancata adozione dell’atto ministeriale previsto dal comma 7 dell’art. 182-ter TUA possa giustificare a livello di amministrazioni locali (regolamenti comunali, piani provinciali di gestione rifiuti etc.), con specifico riferimento ai manufatti in bioplastica compostabile certificati ed opportunamente etichettati come richiesto dal comma 6 dell’art. 182-ter medesimo, deroghe alla gerarchia dei rifiuti e/o divieti del loro utilizzo ai fini della raccolta dell’umido urbano e/o divieti del loro conferimento in tale raccolta, con destinazione quindi a smaltimento/recupero energetico, invece che a riciclo organico, di tali flussi di rifiuti”.

CONSIDERAZIONI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

Dal quadro normativo sopra riportato emerge quanto segue.

In linea con l’articolo 22 della Direttiva 2008/98/CE, così come da ultimo sostituito dalla Direttiva (UE) 2018/851, nel nostro ordinamento è stato introdotto, all’articolo 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, l’obbligo di raccogliere in modo differenziato i rifiuti organici, anticipando la decorrenza di tale obbligo al 31 dicembre 2021 rispetto alla previsione stabilita a livello euro-unitario fissata al 31 dicembre 2023.

Nello specifico, la disposizione citata prevede, al comma 2, che “i rifiuti organici sono differenziati e riciclati alla fonte, anche mediante attività di compostaggio sul luogo di produzione, oppure raccolti in modo differenziato, con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002, senza miscelarli con altri tipi di rifiuti”.

Dalla lettura della disposizione sopra riportata emerge con chiarezza che, al fine di consentire una corretta raccolta dei rifiuti organici, gli stessi devono essere conferiti attraverso contenitori a svuotamento riutilizzabili o, in alternativa, utilizzando sacchetti compostabili certificati. Da ciò ne deriva che, in ottemperanza all’obbligo della raccolta differenziata di tale tipologia di rifiuti, l’utenza domestica può utilizzare sacchetti biodegradabili e compostabili per il conferimento dei propri rifiuti organici.



«Gestione dei rifiuti non speciali pericolosi e pericolosi»

Il Rapporto Rifiuti Speciali, che presenta i dati relativi all’anno 2022, è giunto alla sua ventitreesima edizione ed è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006.

Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.

Il Rapporto Rifiuti Speciali - Edizione 2024 fornisce i dati, all’anno 2022, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.

Pubblicazione disponibile solo in formato elettronico.



SICUREZZA


«La valutazione dei rischi in ottica di genere»

Sul sito web di INAIL è stato pubblicato LA VALUTAZIONE DEI RISCHI IN OTTICA DI GENERE, un valido documento che approfondisce il tema della differenza di genere nella valutazione dei rischi, che spesso viene ancora confusa con la tutela delle lavoratrici madri.

Il d.lgs. 81/2008 stabilisce la necessità di garantire l'uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e di provenienza delle lavoratrici e dei lavoratori ed intende promuovere lo studio delle differenze che l’appartenenza a un genere può sviluppare nell’ambito dell’adibizione a un’identica mansione in una stessa attività lavorativa, nonché lo studio delle particolari criticità che possono verificarsi in ambienti occupati prevalentemente da uomini o da donne con caratteristiche diverse per età, provenienza e genere.

La letteratura scientifica prodotta dal progresso delle conoscenze di tossicologia, infettivologia ed epidemiologia sugli effetti differenziati per sesso di agenti chimici e microrganismi è corposa.

Nella valutazione dei rischi in ottica di genere, tuttavia, ad oggi si rilevano difficoltà attuative e, più in generale, carenza di metodologie standardizzate.

Il documento ha lo scopo di approfondire il tema da un punto di vista normativo, statistico e tecnico, e costituisce un valido aiuto per i datori di lavoro con approcci aggiornati alle conoscenze più attuali sotto il profilo tecnico scientifico.



«Pubblicata l’edizione 2024 della norma CEI 64-8»

Sul sito web del Comitato Elettrotecnico Italiano è stata pubblicata la IX edizione della Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”.

Si tratta del riferimento normativo per progettare, installare e verificare impianti elettrici di bassa tensione a regola d’arte, sia in ambito civile che in ambito industriale.

La Norma CEI 64-8 si compone di 8 parti, da utilizzarsi congiuntamente:

-      Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali

-      Parte 2: Definizioni

-      Parte 3: Caratteristiche generali

-      Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza

-      Parte 5: Scelta e installazione dei componenti elettrici

-      Parte 6: Verifiche

-      Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari

-      Parte 8: Efficienza energetica e impianti di utenti attivi (prosumer)

La nuova norma CEI 64-8 entra in vigore il 1° novembre 2024.



ANTINCENDIO


«Degrado di prodotti e sistemi di protezione passiva»

Sul sito web di UNI è stata pubblicata la norma UNI 11947:2024 VALUTAZIONE DELLO STATO DI DEGRADO DEI PRODOTTI E SISTEMI PER LA PROTEZIONE PASSIVA ALL'INCENDIO DI ELEMENTI PORTANTI DELLE OPERE DI COSTRUZIONE SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI.

I prodotti e sistemi per la protezione passiva all’incendio di parti o elementi portanti devono mantenere nel tempo le loro caratteristiche di funzionalità ed efficienza per garantire il grado di sicurezza richiesto negli edifici nei quali sono applicati.

La norma consente la valutazione dello stato di degrado di tali prodotti e sistemi e si applica a qualunque sistema protettivo antincendio, quindi a prodotti reattivi, intonaci spruzzati, lastre o materassini, applicati sia in aderenza sia distanziati come nel caso di controsoffitti.

Il metodo è molto utile nelle verifiche periodiche delle strutture resistenti al fuoco, ai fini dell’attestazione di rinnovo periodico prevista dall’articolo 7 del D.P.R. n. 151/2011 con cadenza quinquennale.

La norma UNI 11947 è in vigore dal 18 luglio 2024.



«Standard for the installation of sprinkler system in low-rise residental occupancies 2024»

È stata pubblicata la nuova edizione 2024 della norma NFPA 13R STANDARD FOR THE INSTALLATION OF SPRINKLER SYSTEMS IN LOW-RISE RESIDENTIAL OCCUPANCIES, uno standard di progettazione degli impianti sprinkler focalizzato sugli edifici residenziali di pochi piani.

L'intento dello standard è quello di fornire un sistema sprinkler efficace che fornisca una migliore protezione contro i rischi di incendio in ambienti residenziali in edifici non superiori a 18 m di altezza.

In Italia è in vigore l’analoga norma UNI EN 16925:2019 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler residenziali - Progettazione, installazione e manutenzione. Il decreto del Ministro dell’interno 22 dicembre 2012 (decreto impianti) ed il Codice di prevenzione incendi consentono di realizzare anche in Italia sistemi sprinkler residenziali conformi alla NFPA 13R, in soluzione alternativa, e con l’intervento di un professionista antincendio.



«Ingegneria della Sicurezza contro l’incendio - linea guida per l’utilizzo della UNI ISO/ TR 23932-2»

Il documento fornisce indicazioni nello studio del caso pratico della UNI/ISO TR 23932-2, che fornisce un esempio completo per illustrare la ISO 23932-1.

L'esempio è relativo ad un negozio di lavaggio a secco, per il quale l'obiettivo della sicurezza antincendio è la sicurezza della vita, sia per le persone che si trovano all'interno che all'esterno del negozio, in caso di incendio all'interno del negozio.


«Manutenzione degli estintori di incendio»

La norma prescrive i criteri per effettuare il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo degli estintori di incendio, al fine di garantirne l'efficienza

La norma si applica alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori di incendio portatile e carrellati, inclusi gli estintori di incendio per fuochi di classe D. La regolare manutenzione permette di mantenere in efficienza gli estintori di incendio e di garantire il livello di protezione iniziale contro il rischio di incendio.

La norma UNI 9994-1:2024 è in vigore dal 25 luglio 2024.

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